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IGNAZIO GARSIA

Vincitore del concorso nazionale per l’attribuzione delle cattedre di jazz nei conservatori di musica di stato, Ignazio Garsia è nominato, nel 1999, docente nei conservatori “Giuseppe Verdi” di Milano, “Benedetto Marcello” di Venezia e “G.B. Martini” di Bologna, a seguito del risultato conseguito nel 1993 nella graduatoria che lo ha visto primo in Italia, seguito da Franco D’Andrea, Ettore Fioravanti e tutti gli altri maggiori musicisti italiani, aspiranti docenti di quelle cattedre. Già maestro sostituto al Teatro Massimo di Palermo e pianista stabile dell’Orchestra Sinfonica Siciliana (vincitore di un concorso nazionale per un posto), dal 1972 è docente al Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo. Presidente e direttore artistico dell’Associazione “The Brass Group di Palermo”, è presidente, anche, dell’Istituto Siciliano Musica Jazz (un organismo di ricerca musicologia che, tra l’altro, ha pubblicato il periodico Jazz Not Jazz) e direttore principale dell’Orchestra Jazz Siciliana. 
Precursore del cambiamento delle politiche musicali che oggi vedono la musica dei neri anche nei programmi degli enti lirico-sinfonici, è uno dei più autorevoli protagonisti della vita musicale italiana avendo contribuito, in modo determinante, alla diffusione, alla crescita e allo sviluppo della musica afroamericana. In particolare, si attribuiscono a Ignazio Garsia le prime stagioni concertistiche promosse, negli anni ‘70 in Italia, in organici cicli in abbonamento e interamente dedicate a quei generi musicali allora esclusi dai circuiti d’arte, nonché, l’irradiazione in tutto il territorio siciliano delle medesime iniziative, favorendo la costituzione di vari organismi denominati The Brass Group e contribuendo così al cambiamento dei gusti e dei consumi musicali dei siciliani. 
Ad Ignazio Garsia va riconosciuto, soprattutto, il merito di avere tentato di innovare il vetusto sistema produttivo musicale italiano, invocando una legge attraverso diverse iniziative, alcune delle quali anche clamorose (un’ambulanza lo ricovera in ospedale dopo sette giorni di sciopero della fame vissuti incatenato al pianoforte in una pubblica via). Ciò lo porta a sostenere, fin dal 1991, un’impari lotta (contro poteri consolidati e conservatori) per una legge regionale che istituisca, finalmente anche in Italia, la prima orchestra permanente di musica jazz. Fondatore nei primi anni ’70 di un “gruppo di ottoni” denominato, allora, Brass Group Big Band, l’Orchestra Jazz Siciliana rappresenta, oggi, il primo esempio di orchestra jazz stabilmente in attività. 
Precursore, anche, di quel processo culturale che oggi generalmente è chiamato globalizzazione, negli anni ’70, Ignazio Garsia intuì che altre musiche, come il jazz, avevano diritto di cittadinanza nelle programmazioni musicali. Invita, così, musicisti come Astor Piazzolla, Laurindo Almeida, Khaled, Taraf de Haidouks, Klezmathics, Riuijki Sakamoto, conseguentemente negli anni ’90, cambia la denominazione del Brass in: Associazione Siciliana per la Musica del Novecento. 
Il merito maggiore, riconducibile a tutte le attività promosse da Garsia, è di avere formato, indirettamente o direttamente, una folta schiera di musicisti siciliani di riconosciuto valore internazionale. Indirettamente, ospitando a Palermo i maggiori protagonisti della storia della musica dell’altro Novecento (da Dizzy Gillespie a Miles Davis, da Jim Hall a Pat Metheny, da Art Blekey a Max Roach, da Dexter Gordon a Wayne Shorter, da Charles Mingus a Ray Brown). Direttamente, affidando la direzione dell’Orchestra Jazz Siciliana (come una nave scuola), ai più grandi direttori d’orchestra del mondo: Gil Evans, Toshiko Akijoshi, Bob Brookmeyer, Vince Mendoza, solo per citarne alcuni.. Anche come didatta, i suoi allievi hanno vinto, sino ad oggi, tutti i concorsi internazionali di composizione e arrangiamento orchestrale di musica jazz cui hanno partecipato. L’Associazione “The Brass Group” di Palermo, da lui fondata nel 1974, è l’unica istituzione regionale che storicamente ha svolto e continua a svolgere, una funzione di insostituibile valore formativo del musicista moderno. Ancor prima che lo Stato profondesse il suo impegno nella formazione di nuove figure professionali attraverso la costituzione delle cattedre di musica jazz nei Conservatori di Musica.  
Creatore di eventi unici e spesso irripetibili, Garsia ha promosso diverse esclusive anche europee, tante prime nazionali e qualcosa come 2000 concerti circa. 
Nato a Palermo,1946, Ignazio Garsia si diploma in pianoforte con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatore “Vincenzo Bellini” di Palermo e studia composizione sotto la guida di Turi Belfiore ed Eliodoro Sollima. Ha tenuto centinaia di concerti come solista e direttore d’orchestra collaborando con alcuni tra i più noti protagonisti della storia della musica afroamericana. Tra questi si ricordano Chet Baker, Johnny Griffin, Art Fermer, Toots Thielemans, Pepper Adams, Joseph Bowie, Dianne Schuur. Autore di diverse composizioni ha scritto anche le musiche di scena di alcuni lavori teatrali di Salvo Licata e, recentemente, ha scritto gli arrangiamenti e le orchestrazioni in ricordo di Luca Flores.